Salta al contenuto principale

Cosa cambia con Uniswap 4.0 ?

Nella continua ricerca dell’equilibrio tra efficienza e decentralizzazione è da segnalare Uniswap di cui abbiamo già parlato grazie ad una novità significativa nell’approccio alla versione 4.0.


Il codice, diversamente dalle versioni 2.0 e 3.0, è stato presentato “ongoing” infatti il LAB di Uniswap ha deciso che era opportuno proseguire lo sviluppo “in public, with open feedback and meaningful community contribution”.

 

dec applications


La validità delle strategie opensource non è una novità, anche in ambiti più tradizionali, ma combinata con le tipicità del funzionamento delle DAOs acquista particolarità significative.
Se nel mondo del software è considerato un onore contribuire al miglioramento del prodotto open source con nessuna o indiretta ricaduta economica (al massimo lo sviluppatore che si metta in evidenza diventerà famoso, magari con conseguenze - anche economiche - su altre attività da lui svolte), preservare il valore del codice di Uniswap ha un diretto impatto sul valore del Token UNI e contribuire al suo successo ed alla sua diffusione è un interesse diretto dei membri della community, che commenteranno le modifiche, potranno votare su particolari aspetti e potrebbero proporre evoluzioni ad oggi inaspettate.


Siccome stiamo parlando di modifiche a protocolli distribuiti, sfruttiamo anche l’occasione per rivedere come si possono modificare il protocollo bitcoin, quello ethereum rispetto alle modalità di modifica del protocollo di Uniswap, che segna un passo ulteriore per un modello decentralizzato con una conseguenza certa e un rischio potenziale che vanno oltre alla specifica DAO.

 

Protocollo Bitcoin

btc

 

Il protocollo BTC che ha una capitalizzazione pari a $ 588,786,289,315 (dati al 9 luglio), si modifica con grande complessità, con una governance molto rigida basata sull’ adesione dei partecipanti al network, con soft e hard fork ed una tendenza conservativa, volta soprattutto a tutelare l’unicità di Bitcoin; il riferimento è alle lunghissime e sofferte discussioni sulla dimensione del blocco che potete seguire cliccando su questo link.
Possiamo dire, con buona approssimazione, che bitcoin è ancora molto simile a quello uscito dal computer di Satoshi Nakamoto.

 

Protocollo Ethereum

eth

 

Il protocollo ETH che ha una capitalizzazione pari a $ 224,200,352,010 è stato creato e si è evoluto in base ad una road map più volte modificata, soprattutto nei tempi, per rinvii necessari ad avere soluzioni stabili; il caso più eclatante e significativo è stato il passaggio dalla POW alla POS nel 2022.

Questa road map incentrata fin dall’ inizio su stadi di sviluppo e forks (di cui il più famoso legato alla vicenda The DAO che potete approfondire cliccando su questo link https://www.crypto.it/2022/07/09/attacco-hacker-the-dao/) è gestita da con una Fondazione piuttosto dinamica, attenta ad aspetti anche di business, e da un fondatore molto attivo
Il protocollo quindi si è molto evoluto: non a caso è la base di moltissimi servizi centralizzati ed è la pietra di paragone di molti aspiranti Ethereum killer, da Solana ad Algorand.

 

Protocollo Uniswap

uniswap


UNI che ha una capitalizzazione di 3,029,754,402 di dollari (dati sempre al 9 luglio) è di gran lunga la principale DAO con dimensioni quasi del doppio della seconda e di cinque volte la decima.
Il protocollo di Uniswap è governato da una Business Source License (BSL) che regolamenta l’uso del software. La DAO  ha una governance abbastanza articolata (potremmo dire che assomiglia ad uno statuto societario) e il signor Erin Koen è responsabile della governance, che motiva i cambiamenti,  incoraggia il dibattito ed offre la disponibilità di discutere con lui le scelte future.


Le DAOs sono un’altra cosa, ma rappresentano una evoluzione alle possibilità della decentralizzazione e, come sono chiari i molti punti che le differenziano, esistono molti punti nelle dinamiche di voto dei token holders di Uniswap, che possono richiamare sia i soft fork di BTC che l’evoluzione di ETH

 

no pyramid


Le modalità con cui si sta evolvendo Uniswap per arrivare alla versione 4.0 segnano un passo avanti nel coinvolgimento della community, segno di maturità e di aderenza ai principi di un buon funzionamento di una DAO, che deve necessariamente coinvolgere i token holders ed organizzarsi in tal senso, in quanto di certo le community spingono per una adozione sempre maggiore del loro protocollo e le loro scelte sono influenzate dalla visione di creare valore a lungo termine.

  • Ma c’è in tutto questo anche un rischio potenziale.

Nessun token holders di UNI pensa di essere socio di una società e che i suoi token siano azioni, ma con occhi più astratti è però difficile non considerare che abbiamo di fronte un sistema complesso, organizzato per settori di specializzazione, che distribuisce un prodotto e remunera in base al successo gli stakeholders.

Conseguentemente, ciò che potrebbe pensare l’ordinamento giuridico, potrebbe essere diverso con la conseguenza che il token possa  essere considerato una security (azione e strumento finanziario).


Niente di male a voler essere un security token, anzi nel futuro avranno sempre più spazio, ma partire per la strada della finanza decentralizzata (DeFi) e finire per essere considerati, senza averlo previsto ed organizzato, un security token potrebbe essere un grosso rischio.


fpc