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Worldcoin: troppo ambiziosa?

Nasce una nuova valuta dal nome ambizioso Worldcoin, una moneta come dice il nome "a disposizione di tutto il mondo".


Non è il primo tentativo, in quanto i precedenti non sono stati fortunati, tanto che immediatamente le menti dei più preparati si ricorderanno del tentativo di Facebook di lanciare Libra, progetto man mano ridimensionato ed oggi scomparso anche grazie ai grandi cambiamenti di Facebook (oggi Meta).

 

orb tool


Le ambizioni di Worldcoin sono più di una, da un lato, dare una moneta ed un wallet ai miliardi di persone che non hanno ad oggi accesso ai servizi bancari, dall’ altro, dare loro un accesso alla tecnologia, certificandone l’identità ed escludendo bot e artifici vari.


Una soluzione unica per entrambi i problemi sembra quasi impossibile; nonostante i $100 milioni di capitale raccolto e l’autorevolezza dei promotori, il CEO Alex Blania, con un solidissimo curriculum alle spalle, può contare su Sam Altman, il principale fondatore di Open AI (la società che ha lanciato il progetto) e su Max Novendstern, imprenditore seriale con una solida preparazione finanziaria e di ricerca.


Tuttavia, il progetto non si limita all'applicazione pratica, ma mira anche a restituire qualcosa alle classi sociali che sono state impoverite a causa dell'avvento dell'intelligenza artificiale.


I fondatori presentano un progetto che spazia dalla tecnologia alla finanza, per atterrare su nuovi modelli sociali ..

Ma cosa vogliono fare in realtà?
Tre cose o forse quattro.

 

.nodes


Un’identità digitale, un' app mobile e un token. E la quarta? Una sorpresa.

 

L’identità digitale, più o meno decentralizzata, è sicuramente uno dei problemi da risolvere per lo sviluppo e la diffusone dei modelli di business nel web 3.0.

Il problema teorico è ben chiaro, tuttavia l'ostacolo principale risiede nella diffusione e nell’ innescare un sufficiente effetto rete grazie anche ad una facile usabilità. A questa dovrebbe contribuire l’app mobile che permetterà di scambiare alcune, non molte, monete digitali oltre al token che dovrebbe incentivare in vario modo l’utilizzo e permettere una governance in qualche misura decentralizzata. 

 

opt


Si affaccia in questo ultimo aspetto, un’ idea di DAO ad oggi non manifesta nei programmi dei fondatori ma rafforzata dalla programmata migrazione che intende sostituire come blockchain di base Polygon con la blockchain di Optimism (puoi trovare l'articolo precedente cliccando qui).


Fin qui un grande progetto con grandi risorse ma la sorpresa finale sta nel sistema di verifica dell'identità; un utente potrà ottenere la verifica dell'ID mondiale solo tramite gli operatori di Worldcoin che utilizzeranno un dispositivo noto come Orb (vedi foto in basso).

 

orb

 

L'Orb dovrebbe essere un dispositivo di verifica dell’iride in base a concetti di tipo biometrico, a partire dalla constatazione che l’iride è estremamente difficile da falsificare.
Si tratta di un oggetto semplice, e nella misura in cui garantirà sicurezza potrebbe essere la chiave di differenziazione come metodo di verifica dell'identità.


Ma davvero una pallina che ci scruta negli occhi sarà il futuro dell’identificazione digitale decentralizzata?

 

 

Potrebbe sembrare un'immagine tratta da un film di fantascienza come Guerre Stellari, ma in realtà riflettiamo sul fatto che leggiamo libri su dispositivi di plastica, guardiamo video su schermi delle dimensioni di un pacchetto di sigarette e ci muoviamo con avatar all'interno del metaverso.

 

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